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«Sempre all'orizzonte risplendono/ i fari.» L'immagine misteriosa del faro, simbolo antico di speranza e d'approdo, ma anche meta irraggiungibile, oggetto di un desiderio teso inevitabilmente all'altrove, introduce con forza iconica a questa silloge di Anna Maria Di Brina. Come cogliere, con la potenza originale della parola, il tempo acceso dei sentimenti, degli slanci, di intuizioni e memorie? Come trasferire il fluire tumultuoso e cangiante della vita nella musica limpida, sperimentale e giocosa del verso? Anna Maria Di Brina raccoglie la sfida e con gli strumenti in dote ai poeti - il ritmo e le immagini - propone al lettore un viaggio che diviene esperienza conoscitiva di grande fascino e profondità. La varietà dei temi, dal dialogo con gli alberi, a storie di incontri e addii, a fotografie multicolori di istanti e metamorfosi, al ruolo salvifico della poesia, si esprime in un'ampia gamma di ritmi e di richiami sonori. Nella sua ricerca l'autrice risale con grazia alle origini della poesia contemporanea: rintracciabili all'orecchio attento sono echi e richiami ai classici e ai moderni, da Pascoli a Montale, da Caproni ad Antonia Pozzi. Prefazione di Michele Tortorici.